lunedì 7 dicembre 2015

Cinema, fumetto, voglia di modernizzazione

Il (foto)romanzo di formazione
Il fotoromanzo come storia d'amore a fumetti simula la visione cinematografica e la sovrappone al feuilleton. Il mio Sogno, Bolero, Grand Hotel, Nous Deux fanno sognare il pubblico del dopoguerra, pronto a seguire il miraggio consumista, offrendo gli stessi attori conosciuti al cinema, poi in TV, in una sorta di "cinema dei poveri".
Soddisfano la fame di comunicazione, prima ancora della scolarizzazione diffusa e dell'introduzione della televisione, ponendosi come modello culturale come già aveva fatto il romanzo popolare.

Leggi l'articolo Il fotoromanzo di formazione pubblicato su La Lettura #210, Il Corriere della Sera del 6 dicembre 2015
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domenica 8 novembre 2015

Bronowski e Anders a confronto

Come dare un senso al futuro

Jacob Bronowski lo aveva già scritto: "Non crediamo più nella nostra capacità di controllare il futuro".
La pubblicazione postuma dei suoi saggi, Un senso del futuro, ristampata da Edizioni di Comunità (traduzione di Ettore Capriolo, 2015), ripropone la riflessione sul tema del futuro. 

Negli stessi anni in cui scrive Bronowski, G. Anders (L'uomo è antiquato, 1956) riconosce l'inadeguatezza degli strumenti di comprensione e intervento su una realtà ormai troppo tecnologizzata, che vede un uomo "antiquato", ormai in difficoltà nella determinazione del proprio futuro.

L'articolo Preoccupa il presente (il domani non è più radioso) è pubblicato su La Lettura #206, Il Corriere della Sera dell'8 novembre 2015

mercoledì 3 giugno 2015

La bustina di Minerva di Umberto Eco

La società liquida

Nella bustina di Minerva apparsa sul numero 22 dell'Espresso Umberto Eco riprende il concetto di liquidità di Bauman e ne traccia le possibili evoluzioni, attraverso una lettura del testo Stato di crisi, edito da Einaudi.
Che cosa si potrà sostituire alla liquefazione della società moderna?
C'è un modo per sopravvivere alla liquidità?
Per capire servono nuovi strumenti, ma la politica non ha ancora compreso la portata del fenomeno.


Leggi l'articolo La società liquida pubblicato su L'Espresso n. 22/2015 
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domenica 24 maggio 2015

Attualità e società su RSI Rete 2

In altre parole
Da lunedì 25 a venerdì 29 maggio su RSI Rete 2, il canale radio della Svizzera italiana, si commenteranno in diretta i fatti d'attualità al microfono di Massimo Zenari.  Gli eventi e i temi del presente attraverso una lettura sociologica che si può ascoltare in diretta a partire dalle 8.18 oppure in podcast nei giorni seguenti.



lunedì 25/05 - Astensionismo e rappresentanza politica.
martedì 26/05 - Vivere social: quando il privato diventa pubblico.
mercoledì 27/05 - Tempo libero e tempo del lavoro.
giovedì 28/05 - Gioie e dolori del consumatore moderno.
venerdì 29/05 - Fantascienza e critica sociale. 

venerdì 22 maggio 2015

Sull'irrilevanza dell'individuo

L’uomo a zero dimensioni

L’individuo, ormai privo di misura e di senso, vive una condizione priva di agency, cioè di capacità di scegliere, prendere iniziative, agire sulla realtà. Nel testo Stato di minorità, edito da Laterza, il critico letterario Daniele Giglioli indaga sulle condizioni d’impotenza di una società che ha rinunciato a cercare vie d’uscita, ripiegata in una soggettività autoreferenziale rivolta solo a far mostra di sé. 
© Carlo Bordoni

Leggi l'articolo L’uomo a zero dimensioni pubblicato su Cultura e spettacoli, Terza pagina  de Il Corriere della Sera del 22 maggio 2015  - "Adattarsi a un nuovo stato di minorità" su Twitter

mercoledì 6 maggio 2015

Tutta la città ne parla

Nessuno
tocchi Milano

Manifestazione del 1 maggio a Milano.
Cosa è accaduto? Ma soprattutto, cosa è accaduto dopo la devastazione delle vie del centro?

Nel programma di Radio Rai 3 Diego del Soldà affronta il tema degli scontri e della violenza di venerdì, ma anche la reazione, forse davvero tipica di questa città: migliaia di cittadini in piazza a pulire le strade, a difendere e riprendersi il proprio spazio.
Nella discussione trova spazio un intervento in chiave sociologica, che si può ascoltare al minuto 34 del podcast.

 
Ascolta il file audio di Tutta la città ne parla del 4/5/2015

domenica 12 aprile 2015

Bauman e Bordoni: edizione italiana di State of crisis

Stato di crisi 


S come Stato di crisi. Un'esplorazione lucida delle dimensioni politiche, sociali e culturali del malessere del nostro tempo: dalla crisi dello Stato moderno alla progressiva uscita dalla società di massa.

Un vivace dibattito sui temi della società liquida e un tentativo di comprendere il presente per preparare il futuro. Una sorta di dizionario della crisi, in cui tutti gli aspetti che vi sono coinvolti vengono discussi dagli autori in modo originale.



Giulio Einaudi editore - Stato di crisi di Bauman e Bordoni
 recensione di Umberto Curi su Il Corriere della Sera- CULTURA- p. 47  del 25/02/2015

Intervista del 12/04/2015 su Radio Montecarlo, con Erina Martelli e Stefano Gallarini

lunedì 9 marzo 2015

Società e nuovi riti: la confessione diventa spettacolo

Io confesso
Dilaga il rito dell'intimità pubblica

Il mondo interiore è stato travolto dalla tumultuosa corsa a mostrarsi sui social media. Un fenomeno che supera i confini della decenza e, in video come sul web, appare come un coro di voci dissonanti che reclamano attenzione e chiedono con forza di essere ascoltate.
E' il riconoscimento, l'attesa di una rivalutazione del sé, che muove a cercare la purificazione attraverso la condivisione collettiva della colpa. 
Si prefigura una società a intimità diffusa, dove la condivisione della vita privata si fa valore espositivo che si misura nella quantità di like: è sempre più trendy confessare le colpe e gli episodi imbarazzanti della propria sfera personale. 
© Carlo Bordoni 
 

Leggi l'articolo Io confesso pubblicato su La Lettura #171, Il Corriere della Sera dell'8 marzo2015 - "Selfie dell'anima" su Twitter

martedì 24 febbraio 2015

Le cattedre ambulanti di Nova Charta

Libro
Lettura
Società



I tre termini sono legati da una disciplina innovativa, la sociologia della letteratura.
Nata nel XIX secolo per contrastare l'idea kantiana dell'opera universale, chiusa, comprensibile solo attraverso un atto critico, si propone come strumento conoscitivo della realtà al fine di conoscere la società che l'ha prodotta. In un secondo momento, sulla scorta del pensiero hegeliano, la letteratura non è più indagata per capire la società (idea romantica che persiste in Heidegger), ma si analizza la società per comprendere la letteratura. Questo l'argomento della prolusione di Carlo Bordoni al corso Dal libro antico al libro moderno, organizzato dall'editore Nova Charta che si è tenuto dal 20 al 22 febbraio presso la Libreria Gonnelli di via Ricasoli a Firenze. © Carlo Bordoni

Ascolta un breve stralcio del file audio dell'intervento "Libro, lettura e società" del 20/02/2015

martedì 3 febbraio 2015

Bauman e Bordoni su Radio Svizzera Italiana

Presentando
Zygmunt Bauman
al pubblico svizzero

 
Martedì 3 febbraio, nel corso del programma radiofonico in onda su Rete due dal titolo Il Punto, Daniel Paul Bilenko e Carlo Bordoni presentano l'intervista rilasciata da Bauman alla Radio Svizzera Italiana in occasione del suo incontro all'Accademia di Architettura di Mendrisio su multiculturalismo, convivenza, paure, confronto di civiltà.
La visione sociologica di Bauman è necessaria e rivelatrice perché ci offre gli strumenti per comprendere la realtà liquida in cui viviamo.
Le foto dell'evento "Bauman a Mendrisio" su Ti Press e l'articolo su Il Giornale del Ticino
Ascolta il podcast (uno stralcio) della trasmissione di attualità culturale Il punto del 3/02/15
 

giovedì 15 gennaio 2015

Quando il desiderio diventa troppo breve

Basta attese.
Il desiderio è sempre più breve

Desiderare vuol dire immaginare, progettare, costruire le condizioni perché quel desiderio possa diventare realtà.
Oggi però i desideri sono diventati brevi, alimentati ad arte dalla società dei consumi e velocemente soddisfatti, perché siano "risorgenti" e pronti a essere soddisfatti di nuovo. Così i desideri sono ormai semplici "voglie" senza immaginazione, senza attese, senza magia, in un rovesciamento dove dal durevole si passa al transitorio, ritenendo quest'ultimo un grande valore. E se tutto è a portata di  mano, monetizzabile, il desiderio si atrofizza e, nelle parole di Marc Augé, spegne il futuro.
© Carlo Bordoni
  
L'articolo Basta attese. Il desiderio è sempre più breve è pubblicato su La Lettura #163, Il Corriere della Sera del 11 gennaio 2015. Scarica e leggi la versione .pdf

martedì 6 gennaio 2015

Ulrich Beck, teorico della società del rischio

In ricordo di Ulrich Beck e del suo sogno europeo

Il "sociologo del rischio" ci ha lasciato un nutrito patrimonio di saggi.
Convinto europeista, faceva parte del Gruppo Spinelli per l'integrazione europea e, anche nel suo ultimo libro pubblicato in Italia - dal titolo Europa tedesca, Laterza, 2013 - era molto critico verso la politica attuata da Angela Merkel.
Non solo osservatore critico del presente, ma quasi profetico: teorizzava l'avvento di un mondo dominato da incertezze, crisi economiche, terrorismo e mutamenti climatici già nel 1986 nel testo Risikogesellschaft, tradotto in italiano solo nel 2000 e pubblicato da Carocci con il titolo La società del rischio. Verso una seconda modernità. Beck distingue tra rischio e catastrofe, poiché il rischio anticipa la catastrofe e la razionalizza. La presentificazione del rischio equivale alla possibilità di prevedere le conseguenze di una catastrofe,  di renderla percepibile socialmente; infatti attraverso i media la catastrofe diventa un'esperienza quotidiana.
La coscienza del rischio e la sua percezione culturale ci fanno vivere in una continua emergenza, che è diventata la normalità.
© Carlo Bordoni

Scarica e leggi il .pdf  dell'articolo Il sogno europeo di Ulrich beck teorico della società del rischio, pubblicato su Il Corriere della sera del 4 gennaio 2015

lunedì 5 gennaio 2015

Verso un "temporary nest"

La nuova famiglia è un nido a tempo

La famiglia non è in crisi: è solo cambiata per adeguarsi alla società liquida. Sempre più simile a un "temporary nest", un nido destinato a durare per il tempo necessario per procreare e allevare un figlio. Lo dimostrano le statistiche degli Stati Uniti, dove i matrimoni hanno una durata media di 7-8 anni e le persone sono pronte a risposarsi dopo meno di tre anni.
In Italia i matrimoni si sciolgono in media dopo 15 anni, i più duraturi tra i paesi occidentali. In ogni caso i numeri confermano il trend, i matrimoni non sono per sempre e i partner sono pronti al cambiamento.

Il temporary nest è un nucleo familiare in divenire, precario, non migliore o peggiore delle famiglie del passato, ma diverso.
© Carlo Bordoni
  
L'articolo Chiamala famiglia ma è un nido a tempo è pubblicato su La Lettura #162, Il Corriere della Sera del 4 gennaio 2015. Scarica e leggi la versione .pdf