Domenica 2 marzo 2014 nella trasmissione Il pescatore di perle su RAI RADIO 1, condotta da Carlo Albertazzi, si è parlato del Carnevale con Carlo Bordoni, Ferruccio Soleri e il sindaco di Viareggio, Leonardo Betti.
Il Carnevale, festa popolare che accomunava tutte le classi sociali e rappresentava una sorta di liberazione dalle costrizioni, nella modernità ha perduto quel carattere di eccezionalità che aveva anticamente, perché il divertimento è diffuso per tutto l'anno. In tempi più vicini a noi si è "privatizzato", venendo meno la sua connotazione popolare, vissuta in comune, che rompeva e talvolta rovesciava le gerarchie sociali, irridendo il potere ed eleggendo un re e una regina "per burla" durante il periodo della festa. Oggi la satira rientra nella pratica quotidiana ed è diffusa dai media: muove al sorriso, ma fa riflettere.
Anche la maschera si è liberata del suo significato oscuro e, nell'ambito del Carnevale, ha perduto il suo carattere fobico, per assumerne uno scherzoso: spesso canzonatoria, ironica, allusiva, allegorica. Come nei carri del Carnevale, che si definiscono appunto allegorici, perché significano un'altra cosa, sottintendono un senso critico attraverso le scenografie in cartapesta.
La maschera è ambigua, è l'emblema del doppio, serve a travisare, ingannare, nascondere. Ma anche a rivelare un carattere o un'emozione che non sarebbero evidenti. Lévi-Strauss, il grande antropologo francese, affermava che le maschere "hanno, nello stesso tempo, la funzione di mascherare e di smascherare".
(Antropologia strutturale, 1958)
© Carlo Bordoni
© Carlo Bordoni
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