In ricordo di Ulrich Beck e del suo sogno europeo
Il "sociologo del rischio" ci ha lasciato un nutrito patrimonio di saggi.
Convinto europeista, faceva parte del Gruppo Spinelli per l'integrazione europea e, anche nel suo ultimo libro pubblicato in Italia - dal titolo Europa tedesca, Laterza, 2013 - era molto critico verso la politica attuata da Angela Merkel.
Non solo osservatore critico del presente, ma quasi profetico: teorizzava l'avvento di un mondo dominato da incertezze, crisi economiche, terrorismo e mutamenti climatici già nel 1986 nel testo Risikogesellschaft, tradotto in italiano solo nel 2000 e pubblicato da Carocci con il titolo La società del rischio. Verso una seconda modernità. Beck distingue tra rischio e catastrofe, poiché il rischio anticipa la catastrofe e la razionalizza. La presentificazione del rischio equivale alla possibilità di prevedere le conseguenze di una catastrofe, di renderla percepibile socialmente; infatti attraverso i media la catastrofe diventa un'esperienza quotidiana.
La coscienza del rischio e la sua percezione culturale ci fanno vivere in una continua emergenza, che è diventata la normalità.
© Carlo Bordoni
Scarica e leggi il .pdf dell'articolo Il sogno europeo di Ulrich beck teorico della società del rischio, pubblicato su Il Corriere della sera del 4 gennaio 2015
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