e la Weltkrieg
Agli inizi del XX secolo si fa strada nell'opinione tedesca, e in particolare tra gli intellettuali, l'idea di una superiorità nazionale. Tra questi si distingue Max Weber, padre della sociologia moderna, ma anche intransigente nazionalista, convinto assertore della superiorità del suo paese e della missione storica di cui è investito. Crede che la guerra sia un acceleratore del mutamento in grado di smuovere le coscienze dal letargo e far avanzare il progresso. © Carlo Bordoni
Ascolta il file audio d'introduzione a Weber, i sociologi e la Weltkrieg del 24/11/14 al Convegno "1914: l'anno iniquo" a cura di Alessandro Scarsella
#1914 Europa trema: aprono i lavori Carlo Bordoni e Raoul Precht con interventi su Weber e Kafka pic.twitter.com/5JFlYmxA5u
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Dopo Ilenia Marin, per oggi si conclude il Convegno su #1914 L'anno iniquo, con Scarsella, Precht, Bordoni e Cinelli. pic.twitter.com/UIaJDRKAHo
— Carlo Bordoni (@CarloBordoni) 24 Novembre 2014
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