Cosmopolitismo significa essere cittadini del mondo.
Ma cosa accade in un mondo globalizzato?
Superare le frontiere per lavoro o per cercare una vita migliore obbliga a uscire da una prospettiva limitata, quella definita da comunità e da cultura, affrontare nuovi punti di vista da cui osservare la realtà. Migrare significa viaggiare da un luogo all’altro e fermarsi solo temporaneamente per poi riprendere il cammino. Una nuova filosofia dell’esistenza ben lontana dalla stanzialità prevista dall’economia agricola e industriale.
© Carlo Bordoni
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